Accessibilità come Extraabilità

Con l’entrata in vigore della Legge Europea sull’Accessibilità, la conversazione intorno all’accessibilità sta subendo un cambiamento profondo — dalla conformità all’opportunità, da un approccio a caselle da spuntare verso un design democratico.

Dalla Necessità all’Opportunità di Business

Per troppo tempo, l’accessibilità è stata affrontata come una lista di controllo o, nel migliore dei casi, come un’estensione del design universale. Ma di fronte a una popolazione che invecchia, a livelli crescenti di disabilità, e a un previsto di 3.5 miliardi di persone nel mondo che si affideranno a tecnologie assistive entro il 2050 (OMS), la comunità del design non può più permettersi di pensare in termini di soluzioni taglia unica.

Uno studio del 2022 condotto da Deque Systems ha rilevato che il 65% dei problemi di accessibilità deriva dalla fase di progettazione. In altre parole, il problema non è la tecnologia — è la mentalità.

È necessario un diverso tipo di sistema di valori — uno che si sposti dall’estrazione e dall’efficienza verso la creazione e la cura. La Tripla Transizione — digitale, verde e sociale — richiede una nuova alfabetizzazione del design: radicata nell’apertura, nell’empatia e in una profonda comprensione della diversità umana.

Il design ha la capacità unica di anticipare il bisogno, tradurre la complessità e favorire l’inclusione — sia che si tratti di capire come qualcuno naviga in una città, interpreta un’etichetta di un medicinale o interagisce con un’interfaccia sicura. Ma quel potenziale può essere sbloccato solo attraverso l’esperienza, la formazione e l’impegno a superare lo standard minimo.

L’accessibilità non è solo una casella da spuntare — è uno strumento strategico per costruire un’Europa più inclusiva e economicamente resiliente.

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